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Disoccupazione – storia vera di un vero disoccupato

Ultimo Aggiornamento: 09/10/2012 14:50
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05/06/2010 03:01
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Da sinistra a destra e talvolta al centro si sente parlare di occupazione. Possibile che si pensi sempre e solo a ciò che sarà o dovrebbe essere l’occupazione, ma non si pensa a chi è già disoccupato?
Personalmente sono stato licenziato a Marzo 2009 (contratto a tempo indeterminato, silurato durante il periodo di prova da un’azienda del prolifico e ricco Nord-Est, ma assunto su Roma, dove vivo) e da allora solo umilianti colloqui, volti a capire quanto si possa scendere in basso con il compromesso di uno stipendio da fame e un contratto la cui scadenza pende sulla testa come una spada di damocle, variabile tra i 6 e i 12 mesi.Mi sono detto: “potrei provare la strada da solista, mettermi in proprio”. Bene, anche in questo caso ci sono, grazie alla aberrante e limacciosa burocrazia Italiana, mille variabili da considerare, cavilli, leggi, obblighi e sopratutto per chi come me che proviene da una vita di lavoro redditualmente standard, intorno ai 23.000 euro annui, gli accessi al credito di impresa sono costretti da altrettanti cavilli e obblighi assurdi. Questo spinge chiunque a mettersi nelle mani di un’altra casta silente, che non viene mai nominata e che vive sulle nostre spalle grazie appunto a questa farraginosa legislazione italiana: i commercialisti.

Avendo abbandonato anche questa idea, mi sono rimesso semplicemente a fare ciò che costa zero, ma che lascia poca speranza e soddisfazione e cioè inviare CV. Da Marzo molti mi incoraggiano, “vedrai, prima o poi qualcosa esce” e passano tre mesi. A Luglio, “questo è il periodo migliore, molte aziende assumono”, ma niente. Poi c’è Agosto, “eh in questo mese è tutto fermo, bisogna aspettare Settembre”. Ma chissà perchè io penso che Settembre sia assolutamente identico a quanto già passato.

Allora, cari onorevoli(?)-dipendenti che sapete così bene riempirvi la bocca di “occupazione, salari, contrattazione, gabbie”, cominciate un attimo a prendere i dati di chi, già da un pò, la mattina non ha altro obbiettivo che fare colazione e poi mandare CV, di chi ha sempre lavorato e ora si ritrova improvvisamente inutile a sè stesso e alla società, credo sia un diritto anche questo, no?

Salvatore Licciardola

Fonte: www.gliitaliani.it
28/09/2010 22:47
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Come ti capisco ... io sono un saldatore (Tig & Mig). oltre ad altre esperienze nel campo tubistica e montaggi & manutenzione industriali..
Lavoravo per una ditta della mia zona oltre ad orari e pretese assurde sono dovuto andarmene,ho trovato subito 2 ditte una dietro l' altra per "colpa della crisi" hanno chiuso... così 43 anni un sacco di esperienza..un sacco di curriculum ma niente... ti fanno capire che sei vecchio e costi... pero' soldi e case da dare a stranieri il comune li ha.... giovani sfruttati con il benestare del governo..e poi ci siamo noi figli di nessuno, che fanno di tutto per non darti la pensione ma in compenso manco ti aiutano... e ti ritrovi a fare lavori piu' disparati (cogliere l' uva etc...) per raccimolare qualche soldino come i ragazzini.
Potrei andare avanti per ore... non prendermi come razzista o come persona di sinistra... anche perche' personalmente gli sparerei a tutti... in primis i sindacati che si sono calati le braghe
09/10/2012 14:50
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Post: 1
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Purtroppo la crisi in Italia è diventata la scusa di molte aziende che nonostante abbiano la possibilità di assumere e farti un discreto contratto ti propongono salari bassissimi senza nessuna assunzione sicura e duratura nel tempo. l Contratto a progetto é divenuto l'unica forma di carta scritta che apparentemente da la sensazione di essere assunto da quella ditta rendendoti poi conto che nn ha alcun valore sia dal punto divista contributivo che di diritti.
La mia esperienza mi porta a parlare di questo: 6 anni di lavoro, 4 dei quali completamente a nero con l'aggiunta di una gravidanza dalla quale nn ho avuto nessuna maternità ne aspettativa x poi ritrovarmi con un contratto di18 mesi e poi un bel calcio quando finito il contratto nn potevano assumermi a tempo indeterminato poiché costavo troppo all'azienda ( da premettere che ero automunita x cui le spese dell'auto erano a carico mio compreso il cellulare e le sue rispettive ricariche telefoniche)
Così ho preferito nn accettare...il problema è che dopo 2 anni nn riesco a rientrare nel mondo del lavoro...la cosa che più mi delude di tutto questo e aver dato tanto a quell'azienda trascurando anche la mia famiglia per poi ritrovarmi senza nessuna riconoscenza.
Comunque sono un geometra di cantiere.
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