Da sinistra a destra e talvolta al centro si sente parlare di occupazione. Possibile che si pensi sempre e solo a ciò che sarà o dovrebbe essere l’occupazione, ma non si pensa a chi è già disoccupato?
Personalmente sono stato licenziato a Marzo 2009 (contratto a tempo indeterminato, silurato durante il periodo di prova da un’azienda del prolifico e ricco Nord-Est, ma assunto su Roma, dove vivo) e da allora solo umilianti colloqui, volti a capire quanto si possa scendere in basso con il compromesso di uno stipendio da fame e un contratto la cui scadenza pende sulla testa come una spada di damocle, variabile tra i 6 e i 12 mesi.Mi sono detto: “potrei provare la strada da solista, mettermi in proprio”. Bene, anche in questo caso ci sono, grazie alla aberrante e limacciosa burocrazia Italiana, mille variabili da considerare, cavilli, leggi, obblighi e sopratutto per chi come me che proviene da una vita di lavoro redditualmente standard, intorno ai 23.000 euro annui, gli accessi al credito di impresa sono costretti da altrettanti cavilli e obblighi assurdi. Questo spinge chiunque a mettersi nelle mani di un’altra casta silente, che non viene mai nominata e che vive sulle nostre spalle grazie appunto a questa farraginosa legislazione italiana: i commercialisti.
Avendo abbandonato anche questa idea, mi sono rimesso semplicemente a fare ciò che costa zero, ma che lascia poca speranza e soddisfazione e cioè inviare CV. Da Marzo molti mi incoraggiano, “vedrai, prima o poi qualcosa esce” e passano tre mesi. A Luglio, “questo è il periodo migliore, molte aziende assumono”, ma niente. Poi c’è Agosto, “eh in questo mese è tutto fermo, bisogna aspettare Settembre”. Ma chissà perchè io penso che Settembre sia assolutamente identico a quanto già passato.
Allora, cari onorevoli(?)-dipendenti che sapete così bene riempirvi la bocca di “occupazione, salari, contrattazione, gabbie”, cominciate un attimo a prendere i dati di chi, già da un pò, la mattina non ha altro obbiettivo che fare colazione e poi mandare CV, di chi ha sempre lavorato e ora si ritrova improvvisamente inutile a sè stesso e alla società, credo sia un diritto anche questo, no?
Salvatore Licciardola
Fonte:
www.gliitaliani.it